Intervista a Phil Chapman, autore della biografia The Dead Straight Guide To Queen



Phil Chapman è autore del libro The Dead Straight Guide To Queen, una nuova biografia dedicata alla band che promette di raccontare l'onesta verità su Freddie Mercury e gli altri membri della band. Non è ancora disponibile in Italia, ma nella speranzosa attesa che possa essere tradotto anche in italiano, conosciamo meglio l’autore e i contenuti del volume.


Qual è il tuo background?
Sono un ricercatore e scrittore per il sito web This Day in Music. Nel 2012, ho scritto il contenuto per l'app This Day In Queen e le recensioni dei loro album Song By Song. Nel 2016 sono stato contattato per scrivere The Dead Straight Guide to Queen.

Qual è il tuo primo ricordo dei Queen?
Li ho ascoltati per la prima volta su Sounds Of The Seventies della BBC Radio 1 agli inizi del 1973. Non direi che sono stato conquistato, ma sicuramente hanno suscitato il mio interesse.

Freddie ha sempre avuto quella voce leggendaria?
Nei gruppi pre-Queen, gli Ibex e Sour Milk Sea, Freddie dimostrava di aver già la presenza del palcoscenico da superstar. Tuttavia, la voce per la quale divenne famoso non era addestrata e mancava di controllo. Ovviamente Freddie dedicò molto tempo e sforzi per perfezionare la sua tecnica scenografica e affinare le sue abilità vocali e chiaramente ci riuscì quando i Queen registrarono il loro primo demo nel 1971.

Pensi che alla band sia stato dato il merito critico che gli spettava?
La stampa musicale era in gran parte ostile nei confronti dei Queen fin dall'inizio. Mentre la band diventava più famosa, la stampa popolare balzò sul carro, continuando a perseguitarli sempre di più mentre le voci sulla malattia di Freddie cominciarono a circolare alla fine degli anni '80. In questi giorni i Queen sono ritratti come i più rispettati e anziani statisti del mondo della musica.

Da dove viene il nome del gruppo?
Freddie sostenne che avrebbe regalato alla band un'aria regale. I suoi ex compagni degli Ibex affermano di aver avuto un ruolo nel nome Il chitarrista Mike Bersin aveva presentato Freddie al pubblico durante uno show come "Here comes the old Queen" e il bassista John "Tupp" Taylor disse a Freddie che se avesse mai avuto una propria band il nome avrebbe dovuto essere proprio Queen.

Hai mai visto i Queen dal vivo?
Li ho visti al Bournemouth Winter Gardens nel 1975 e di nuovo a Wembley nel 1986. La loro capacità di trasmettere il loro suono unico dal vivo sul palco è stata impressionante. Ho visto il post Freddie dei Queen+ a Manchester tre volte, con Paul Rodgers nel 2005 e con Adam Lambert nel 2015 e nel 2017.

Qualche fatto poco conosciuto che hai scoperto?
Lo staff della band si riferiva al famoso microfono di Freddie con gli appellativi di "la bacchetta" e "il bastone rampante di Fred".

La band era adatta a continuare dopo la morte di Freddie?
Anche se sono un fan dei Queen, dei Free e dei Bad Company, e amo la voce di Paul Rodgers, credo che in Adam Lambert sia Brian che Roger abbiano trovato un frontman in grado di offrire al pubblico le loro canzoni nel modo giusto.

Li vedi in tour, e forse anche in studio in futuro?
Sospetto che Brian e Roger continueranno ad andare avanti finché la loro salute reggerà, ma non sono così sicuro che considereranno la possibilità di scrivere e registrare del nuovo materiale a nome Queen.

Quale credi sarà l'eredità dei Queen?
Nel mondo dello sport saranno canzoni come We Will Rock You e We Are the Champions. Tutti e quattro i membri dei Queen hanno scritto canzoni classiche e senza tempo che continuano a trovare nuove legioni di fan in tutto il mondo. Credo che i Queen saranno, insieme ai Beatles e forse un paio di altri, una band la cui musica rimarrà popolare e mainstream, e continuerà a trovare nuovi fan.